Serra trova un'altra scusa ,. Questa non regge!


Che Michele Serra come tutti o quasi quelli che si sono esposti per il Si cerchi ora il cavillo , il pelo nell'uovo, è quasi normale nel nostro paese. Che lui si cancelli dall'ANPI credo che sia cosa buona e giusta. Come può uno che dichiara di avere onestà intellettuale continuare a stare in una associazione che rivendica i diritti di libertà, di antifascismo, democrazia e partecipazione, dopo che ha aderito ad un progetto che quei principi li ha negati in favore della governabilità, della semplificazione, del liberismo e quant'altro?
 Per carità , scelta del tutta lecita e legittima, ma in contraddizione con l'appartenenza a quell'associazione! 

E non si sta qui a dare giudici di merito, ne che sia  meglio più moderno più adeguato l'uno rispetto all'altro. Solo a definire la incompatibilità.
 Il Comitato del NO si è sciolto e non esiste , di fatto, più. Era una associazione di fatto e di scopo. Terminato e raggiunto il fine si scioglie di fatto. Ma non finisce , però, l'esperienza di tanti uomini e donne, giovani e anziani che insieme in questi mesi hanno ritrovato, ideali, interessi, come singoli, ritenuti finiti, dispersi, abbandonati . Invece solo dimenticati!
Le associazioni o partiti che hanno fatto parte di quelle bellissima esperienza andranno ognuno per le loro strade, rimangono solo le esperienze dei singoli che se vorranno potranno trovare insieme altri motivi per l'aggregazione. Una prima occasione è stata l'assemblea del potere popolare tenutasi a Napoli presso spazi dell’Ex OPG di Materdei per incontrarsi, ragionare assieme sul futuro, organizzarsi. Ma che con l'ANPI non centra nulla.
Serra trova un'altra scusa , che questa non regge!