E quindi , un ripensamento. Un risveglio amaro per lui e per i "grillini" . come lo è sempre il ritorno alla realtà.
Fine del pensiero unico e trino , velleitario, ingenuo, e ricorso ad un altro pensiero di segno talmente opposto.
Uguale e contrario. Il pensiero unico. Anche questo come sempre succede dopo un brusco risveglio, la fine di un sogno. Si pensa in maniera diametralmente opposto.
Solo, un uomo solo al comando può decidere non la magistratura, non il Movimento (depositario del potere, anche questo altro pensiero abbandonato da tempo ormai) , ma solo uno depositario del verbo, del sapere , e decidere l'assoluzione,ma solo se vi è pentimento.
Il soggetto si deve pentire, dichiarare e battersi per ben tre volte il petto con il mia culpa, confessare e quindi avere la benedizione e l'assoluzione.
Lo sbandamento è all'estremo.
Ma il nuovo codice avrebbe risparmiato, avrebbe impedito alla Raggi di nominare Raffaele Marra (e suo fratello!), fors'anche la Muraro e diversi altri?
Assolutamente NO! I ripensamenti quindi ve ne saranno anche altri, se si presuppone
Il Movimento 5 Stelle sta prendendo faticosamente atto che il mondo reale è un po' più complesso degli slogan. Le contromisure sono peggiori dei mali, ma almeno se ne sta rendendo conto.
Specie in una paese che ha almeno due caratteristiche letali. Un sistema di norme, come, detto, confuso e stratificato, tale che qualsiasi atto amministrativo può essere facilmente impugnato e segnalato all'autorità giudiziaria. Fatto e costruito a immagine e somiglianza del potere costituito.
E una magistratura reale– non certo quella prevista dalla tripartizione di Montesquieu – che è politicizzata quanto basta da rendere facilissimo trovare un pm prodigo in avvisi di garanzia mirati.
Nell'area dei movimenti antagonisti se ne sa qualcosa, sulla propria pelle. E da tempo ormai! Queste consapevolezze sono robetta , cose da novellini della politica.
Ma qual'è la contraddizione del M5S più profonda. Che questi due mali che sono profondamente connessi nel sistema , fulcro del sistema in cui siamo annessi a dispetto della loro dichiarata estraneità alla politica politicante, non sono però degli antagonisti al sistema dominante. Dalla loro letteratura, detto in estrema sintesi, emerge che il modo di produzione attuale – fondato sull'accumulazione capitalistica del profitto privato – sarebbe il migliore dei mondi possibile, se non ci fossero così tanti “ladri” nel sistema politico.
Dunque non il sistema che è intrinsecamente cosi strutturato, ma solo va "riformato"