Il
rapporto INPS sull'Osservatorio del precariato, è molto utile per chi volesse
capire, e non lasciarsi condizionare dalle veline diffuse dalle agenzie o dai
mass media.
Capire de visu
La tabella è esplicativa meglio di qualsiasi discorso
Il trend della assunzioni a tempo indeterminato fa vedere l'efficacia del Job
Act
L'anno dell'introduzione della legge si ha una impennata del lavoro a tempo
indeterminato dovuto essenzialmente agli sgravi fiscali e al bonus di 8000 euro
annuo. Nell'anno successivo si ha un ritorno agli anni precedenti. Un crollo
del 37 per cento Questo indica che
essenzialmente l'effetto è stato che gli imprenditori assumevano parenti, amici
e conoscenti. A loro veniva dato un obolo, la mancetta ma erano versati i
contributi, e all'imprenditore la restante somma! Un bell'affare.
A conferma di questa forma di truffa è il crollo del lavoro ad apprendistato in
quest'anno e come il Job Act viene utilizzato più come mancia ai giovani, come
paghetta in cambio della loro accondiscenza a prestare il nome.
Naturalmente le forze governative e i loro supporter indicavano invece una
ripresa ed una crescita senza precedenti!
Il lavoro a termine vede una crescita pressochè costante, l'8% rispetto
all'anno precedente ininfluente quindi il Job Act che si rivolge ad un'altra
platea, come abbiamo visto, e il lieve aumento è dovuto essenzialmente al tipo
di crescita oscillante , con alti e bassi,
stagionale, e che quindi determina l'utilizzo delle 46 forme di
precariato. Il mordi e fuggi. Spiazza queste forme di contratti , e che va ad
incidere e ad assorbire anche sull'apprendistato.
In crescita questa forma di lavoro che ritorna ai livelli pre
Job Act e si rivolge al bacino dei giovani fino a 29 anni e senza l'obbligo
della frequenza ai corsi di formazione , agevola dunque questa forma di
precariato verso i giovani!