Del decreto Dignità vi è rimasto solo il decreto



Esce dal decreto anche quell'appiglio che poteva riferirsi alla dignità Rimane solo il Decreto.
Eliminato anche l'articolo che avrebbe eliminato i Voucher (parzialmente reintrodotto per paura dell'oltre un milione e mezzo di firme per il referendum) reintrodotto nel settore dell'agricoltura e del turismo.
Ma qual'è la logica che sta dietro?
Lo stesso Di Maio aveva detto ( fra le tante cose dette in campagna elettorale, per lui perenne) che i Voucher sono contro la dignità e i diritti dei lavoratori. Una cosa talmente ovvia da essere persino lapalissiana.
Or dunque reintroducendoli e solo in agricoltura e turismo significa che quei lavoratori non hanno dignità e diritti?
Che essendo settori , diciamo cosi, deboli, occorre sostenerli attraverso l'eliminazione di diritti e dignità dei lavoratori. ? Dunque questi possono essere barattati al fine del profitto?
E non vale nemmeno l'eccezione che vuole i lavoratori dell'agricoltura composto prevalentemente da immigrati, e questi per definizione, non hanno diritti ne dignità, perché questo non vale per il turismo, che anzi gode di profitti esagerati e per tutto l'anno e i cui lavoratori sono spesso anche italiani.
E allora dov'è la logica?
Forse perchè le lobby dietro questo settore sono troppo forti e agguerriti, tale da appunto rappresentare uno dei "poteri forti" cui occorre piegar la testa e rimodulare lo slogan appena propagandato?
"I Voucher sono contro la dignità e i diritti dei lavoratori, ma solo per alcuni di essi"