Saluto romano o solo saluto fascista?

del simbolo e del valore simbolico del saluto a pugno chiuso ho già parlato.
Voglio ora parlare del saluto fascista che va tanto di moda oggi.
Martin M. Winkler, ne ha fatto un libro The Roman Salute: descrivendo dettagliatamente le modalità del saluto fascista "il braccio destro alzato di circa 135 gradi rispetto all'asse verticale del corpo con il palmo della mano rivolta verso il basso e le dita unite"
L'iconografia e la mitologia fascista e mussoliniana vuole le sue origine nel saluto romano
Facendolo risalire al saluto detto legionario che invece consiste nel battere il pugno o la mano destra tesa sul petto (usato in parte ancora oggi in certe forme di "presentat'arm" militare), e il saluto detto gladiatorio, consistente nell'affiancare l'avambraccio destro di chi saluta a quello di chi si vuol salutare e scambiarsi una reciproca stretta al di sopra del polso. Ma niente a che fare con il tradizionale saluto fascista Infatti non esiste nemmeno un esempio di arte Romana, che sia scultura, coniazione, o pittura, mostra un saluto di questo tipo
In epoca fascista fu Achille Starace, segretario del PNF, che promosse una campagna a favore del saluto romano, affinché sostituisse completamente la stretta di mano ritenuta "borghese" e poco igienica. Fu l'alacre fantasia di Gabriele D'Annunzio a suggerire al regime fascista l'introduzione del saluto con il braccio destro Infatti per tre volte nel film ''Cabiria'' del 1914, per il quale D'Annunzio fu il consulente letterario e il curatore delle didascalie che compare il saluto a braccio teso che ispiro Mussolini a utilizzarlo come simbolo e saluto fascista.
Dunque solo un gesto ispirato da un fantasista come D'Annunzio e niente di retorica rappresentazione delle gesta degli antichi guerrieri romani.