Boccia la pagherà cara per il suo ardire
il PM già attualmente è talmente assoggettato al governo che chiedere la separazione delle carriere è voler esagerare! La dimostrazione è la via crucis processuale che sta perseguitando la Boccia imprenditrice che il governo sta facendo pagare amaramente per il suo vecchio legame con l'ex ministro Sangiuliano. E' stato oggetto di un secondo avviso di garanzia tale per cui ha deciso di ritirare la sua candidatura alle elezioni regionali della Campania.La compagine meloniana è spietata con chi ha fatto fare l'ennesima figura di merda al ministro, alla sorella della Meloni che vedeva messo a rischio dalla Boccia e dai suoi amici imprenditori i suoi affari a Pompei ma a tutta l'entourage governativa.
Ora con il secondo avviso di garanzia mettono la Boccia in condizione di non nuocere. Lasciano il campo libero agli affari di Arianna Meloni e ai suoi amici La nomina di tale Fabio Tagliaferri( oscuro autonoleggiatore, ma molto amico di Arianna) alla guida di Ales, la società in-house (cioè interna) del ministero della Cultura che si occupa delle "attività di supporto alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano e nello svolgimento di attività strumentali alla gestione tecnico-amministrativa dei procedimenti di tutela messi in atto dal socio unico”, cioè il ministero.. Un giro di affari di circa 90 milioni l'anno. Più tutte i connessi e annessi. La Boccia avrebbe messo in discussione questo giro di affari al cerchio magico della famiglia Meloni. E per il solo rischio che avrebbero corso la Boccia tramite il PM la sta pagando cara.
Come ha detto Nordio Il controllo dei PM da parte governativa con la separazione delle carriere farebbe comodo anche all'opposizione, quando e se diventa maggioranza.. Il caso Boccia lo conferma
Il controllo della partitocrazia sulle istituzioni deve essere totale e asfissiante
