Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 01-10/11/09

*10/09/09
GRUPPO HERA EMILIA ROMAGNA http://www.quotidianodelnord.it
"I vertici di Hera (multi utility di servizi) ci hanno garantito che
saranno assicurate le attuali attività e le tutele per i lavoratori.
Pertanto, dal punto di vista organizzativo il cambiamento sarà davvero
poco". Lo afferma Roberto Martinelli, della Femca-Cisl di Bologna, dopo
l'incontro con i responsabili dell'azienda per discutere del dopo Sot
(le sette società operative territoriali). In passato i sindacati
avevano contestato l'operato di Hera in merito al superamento delle Sot
e la loro sostituzione con altrettante strutture operative territoriali.
La preoccupazione dei rappresentanti dei lavoratori era che l'operazione
voluta da Hera peggiorasse le condizioni dei dipendenti (circa 4.000
quelli coinvolti), la qualità del servizio ed il radicamento
territoriale della multi utility (Hera comprende anche le aziende Enìa
ed Iride, coinvolgendo i territori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia,
Bologna, Forlì). Da qui la richiesta sindacale di approfondire la
questione circa le ricadute occupazionali, l'organizzazione ed il
funzionamento dell'azienda a livello locale, una volta cancellate le
Sot. Le spiegazioni fornite nella riunione dal presidente e all'ad di
Hera, Tomaso Tommasi di Vignano e Maurizio Chiarini "ci hanno
rassicurato" -affermano i rappresentanti sindacali-.
CNH: EVITATA LA CHIUSURA? http://www.viaemilianet.it/
Ecco l'accordo firmato ieri al Ministero del Lavoro. "Abbiamo siglato un
accordo che va nella direzione giusta: è un primo passo utile e positivo
per il futuro della Cnh di Imola". Ieri sera il presidente della Regione
Emilia-Romagna Vasco Errani è uscito piuttosto soddisfatto dal tavolo
convocato dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi, al quale ha preso
parte assieme ai rappresentanti della Fiat e quelli dei sindacati di
categoria: Fim, Fiom e Uilm, Ugl e Fismic. Oltre 5 ore di confronto per
arrivare ad un'intesa che prevede un anno di cassa integrazione
straordinaria per crisi aziendale - e non per cessazione di attività -
per i 434 lavoratori dell'azienda del gruppo torinese. Ma anche il
mantenimento della produzione in Italia, a Lecce, e la possibilità di
trovare soluzioni alternative per la reindustrializzazione del sito
romagnolo. Due i risultati che, secondo Enzo Masini della Fiom, "si
raggiungono nell'immediato: il primo è che la Fiat manterrà la
produzione del settore movimento terra in Italia, la seconda che sullo
stabilimento di Imola si esce dalla logica della chiusura e fuga da
questa realtà e si potrà quindi costruire una soluzione di natura
industriale, oltre a rispondere a un problema di sostegno al reddito".

13 settembre 2009
ENI DI STAGNO (LIVORNO) http://www.e-gazette.it/
Si è sbloccata la situazione per la raffineria Eni di Stagno, a Livorno,
dove da alcuni giorni un presidio di lavoratori impediva alle
autocisterne l'uscita e l'entrata dallo stabilimento. I sindacati
livornesi hanno comunicato che il prossimo giovedì, 17 settembre, al
ministero dello Sviluppo economico si terrà un incontro con l'azienda,
presente il ministro Claudio Scajola. I lavoratori hanno quindi
acconsentito a far entrare all'interno della raffineria quattro
autocisterne che trasportano azoto, materiale necessario per il
mantenimento in sicurezza dell'impianto. Da domenica 13, comunque, la
produzione dell'impianto è interrotta. La protesta dei lavoratori è nata
dalla possibile cessione della raffineria dall'Eni a Klesh & co, un
fondo di private equity britannico attivo nell'industria mineraria e
leader europeo nell'alluminio. La raffineria di Stagno dà lavoro a 500
persone direttamente e ad altre 400 nell'indotto. Nei giorni scorsi il
presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, aveva scritto al
ministro Scajola per chiedere "precise garanzie per quanto riguarda il
proseguimento dell'attività produttiva, la salvaguardia dell'occupazione
e i necessari investimenti".
EQUIPOLYMERS http://www.e-gazette.it/
L'Equipolimers, stabilimento della Dow Chemical che nella zona
industriale di Ottana (Nuoro) impiega circa 120 lavoratori nella
produzione di materie plastiche, ha annunciato nei gironi scorsi a
Ottana Energia di non aver più necessità di energia e vapore a partire
dal prossimo 18 settembre. La comunicazione, di carattere tecnico, ha
però generato grande allarme fra i sindacati e le maestranze, poiché non
viene indicato un termine all'interruzione degli approvvigionamenti,
segnale che sembra avvallare l'ipotesi della chiusura definitiva degli
impianti. Ecco perché oggi, lunedì 14 settembre, l'area industriale di
Ottana e Bolotana si ferma per lo sciopero proclamato dai sindacati. I
cancelli di ingresso allo stabilimento chimico restano chiusi e nel
piazzale antistante è previsto l'arrivo delle delegazioni di lavoratori
da tutte le fabbriche e attività produttive della Sardegna centrale. Ci
saranno anche i cassintegrati della Legler, del Contratto d'area e di
realtà commerciali del Marghine. Intanto, la tensione sale: domenica
notte a Macomer è stata incendiata l'auto di un'impresa che opera a
Ottana. La chiusura di Equipolimers, senza che si intraveda la
possibilità di vendere a un altro gruppo, di fatto provocherebbe la
paralisi dell'intera area industriale della Sardegna centrale,con
conseguenze drammatiche sui lavoratori ancora occupati nelle poche
fabbriche attive.

26 ottobre 2009
NMS: SCIOPERO CONTRO I LICENZIAMENTI http://www3.varesenews.it/
"L'Azienda continua nella sua immotivata ed unilaterale Politica Contro
i Diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori di Nerviano. Nella tarda
mattinata di venerdì scorso l'azienda ha licenziato in tronco tre
lavoratrici degli Enti Centrali con la motivazione che l'attività dei
loro uffici è stata affidata a società esterne a NMS, che quindi il loro
lavoro non era più necessario e le loro professionalità non erano
utilizzabili in altre parti dell'azienda". Con queste motivazioni,
contenute in un comunicato dell'Rsu del Nerviano Medical Science, i
sindacati hanno indetto un'ora di sciopero dalle 11 alle 12 di martedì
27 ottobre. I sindacati chiedono anche la convocazione di un tavolo in
Regione sulla situazione dell'Nms.
PORTO TORRES http://www.e-gazette.it/
Sono sempre più profonde le divergenze sul sindacato dopo l'accordo
firmato nei giorni scorsi dall'Eni e dai sindacati nazionali sui destini
del petrolchimico di Porto Torres. Il segretario della Cgil di Sassari
si è dimesso perché quell'accordo sancirebbe la chiusura dello
stabilimento turritano senza nessuna valida contropartita. L'accordo con
l'Eni non ha superato il primo giorno di prova. Giudizi negativi dai
segretari territoriali di Cgil, Cisl e Uil, dai sindaci di Porto Torres
e Sassari e dal presidente della Provincia. È uno scontro appena
cominciato. Ed è emblematica la posizione di Enzo Costa, segretario
della Cgil sarda: "Quell'accordo ha due facce - dice - una legittima,
che riguarda la contrattazione per la gestione dello stabilimento che
resterà in attività per almeno quattro anni. L'altra, per niente
condivisibile, relativa al polo logistico, che poi altro non è che il
più grande deposito di idrocarburi del Mediterraneo che la Sardegna non
può accettare. Non porta produzione e neppure occupazione, inserisce
questioni di rilevanza ambientale che non possono essere decise a un
tavolo di stabilimento". Nei prossimi giorni è prevedibile la
proclamazione dello sciopero generale del territorio.

27 ottobre 2009
VIDEOCON http://www.ilsole24ore.com/
Piccola schiarita nella vicenda Videocon di Anagni, la fabbrica di
televisori della omonima multinazionale indiana in crisi da anni.
L'incontro di lunedì, al ministero per lo Sviluppo economico ha chiarito
innanzitutto che delle proposte d'acquisto presentate una appare più
affidabile delle altre perché è l'unica che sembra avere un piano
industriale. E' quella presentata da un gruppo di imprenditori guidati
da Aurelio Regina, presidente dell'Unione industriali di Roma e
provincia. Il giudizio definitivo dei sindacati e delle Rsu verrà
espresso nella riunione di martedì 17 novembre, al ministero. La paura
dei 1300 dipendenti Videocon è quella di fare la fine dei lavoratori
delle società di cui Pugliese, imprednitore che si dice interessato alla
Videocon, a vario titolo si è occupato.
FIAT MELFI: CASSA INTEGRAZIONE http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/
Gli operai dello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat saranno
collocati in cassa integrazione per una settimana, dal 23 al 27
novembre: lo si è appreso stamani a Potenza dal segretario della
Basilicata della Fiom-Cgil, Giuseppe Cillis. Il sindacalista ha
precisato che le organizzazioni dei lavoratori attendono un incontro
ufficiale con l'azienda per conoscere i motivi della cassa integrazione.
HUPAC: REINTEGRATO SINDACALISTA
Il dipendente della Hupac di Busto Arsizio licenziato in seguito ad una
lite su questioni sindacali dovrà essere reintegrato. Lo ha deciso il
tribunale di Busto Arsizio, nella persona del giudice del lavoro dr.ssa
Francesca La Russa, con ordinanza in data 21 ottobre reintegrando un RSU
AlCobas-Cub Trasporti licenziato il 17 settembre scorso dalla Hupac di
Busto Arsizio, in occasione di una accesa discussione intervenuta
durante una trattativa sindacale per il rinnovo della cassa
integrazione. Il giudice di Busto Arsizio ha accolto la domanda
cautelare del lavoratore e della Cub Trasporti, riconoscendo che il
comportamento addebitato al lavoratore - a prescindere della sua
effettiva esistenza - doveva comunque essere valutato all'interno del
contesto di acceso conflitto sindacale nel quale erano accaduti i fatti
ed il ruolo del delegato sindacale che è sempre rappresentante di
interessi contrapposti a quelli imprenditoriali.

28 ottobre 2009
MONIER: CASSA INTEGRAZIONE http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/
E' stata sottoscritta oggi a Matera, presso la sede di Confindustria,
tra le segreterie territoriali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil e
l'azienda, un verbale di accordo per la collocazione in cassa
integrazione ordinaria di 39 dei 42 dipendenti della Monier cotto
coperture di Salandra (Matera). Il provvedimento, che sarà operativo dal
prossimo 9 novembre, avrà la durata di dieci settimane ed è motivato con
la contrazione del mercato, in relazione alla crisi dell'edilizia.
RINASCENTE ROMA http://iltempo.ilsole24ore.com/
Nuova sede a via del Tritone. A rischio 59 dipendenti. Il 24 dicembre la
sede di via del Corso chiuderà dopo 115 anni di attività per trasferirsi
poco più in là nell'ex galleria Ina. Ma i dipendenti che lavorano nello
storico palazzo di via del Corso muoiono di paura e di incertezza. Di
mobilità, non vogliono neanche parlare. Paura e orgoglio. Il 24 dicembre
la sede di via del Corso chiuderà dopo 115 anni di attività per
trasferirsi poco più in là, in via del Tritone, nell'ex galleria Ina, e
per lo spostamento ci vorranno un paio d'anni buoni. Dal giorno di
Natale, per una cinquantina di dipendenti, scatta la mobilità. L'azienda
aveva addirittura assicurato che i dipendenti che non potevano essere
mandati via con i pre-pensionamenti sarebbero stati dislocati per il
tempo necessario alla realizzazione della nuova sede negli altri negozi,
compreso Jam, che fa parte del Gruppo e si trova nella Galleria Sordi.
Poi, giorni fa, all'incontro con i cittadini, nel corso del quale è
stato presentato l'ultimo progetto, i vertici hanno dato tutt'altra
versione.

29 ottobre 2009
VERTENZA ROCKWOOL http://www.marketpress.info/
La questione Rockwool sarà al centro di un prossimo vertice che vedrà
seduti allo stesso tavolo Regione, Ministero dello Sviluppo Economico e
le rappresentanze sindacali. Lo ha annunciato ieri mattina l'assessore
dell'Industria Andreina Farris nel corso della riunione che si è svolta
a Cagliari sulle questioni legate al rilancio della fabbrica che produce
lana di roccia, alla quale hanno preso parte le rappresentanze
sindacali. Intanto già l'altro ieri la Regione, con l'assessore
all'Industria Andreina Farris e l'assessore alla Programmazione e
presidente del Comitato Interassessoriale per le emergenze economico
sociali Giorgio La Spisa, avevano incontrato i vertici dell'azienda per
verificare le loro reali intenzioni riguardo al riavvio della produzione
di lana di roccia, nonché valutare la fattibilità dei progetti
alternativi, assicurando la tutela del futuro dei lavoratori e la
salvaguardia della produttività del sito. I vertici della società si
erano detti disposti a rispettare gli accordi presi per sostenere i
lavoratori e accompagnare un'eventuale processo di riconversione
industriale, con l'utilizzo di formule di ammortizzatori sociali. La
Regione Sardegna - è stato rimarcato nel vertice di oggi da Farris e La
Spisa - è disposta a lavorare per scongiurare il rischio che possa
andare dispersa la preziosa risorsa del capitale umano che, in questi
anni, ha acquisito capacità e competenza. In presenza di proposte serie
– è stato assicurato dai due esponenti della Giunta - la Regione si
attiverà per favorire il rilancio della produzione, attraverso accordi
di programma e in collaborazione con il Governo nazionale.
GRUPPO NATUZZI http://www.marketpress.info/
Il programma strategico del Gruppo Natuzzi, presentato al Ministero per
lo Sviluppo Economico, con il ritorno in produzione per 300-400
dipendenti attualmente in Cassa integrazione straordinaria, e l'annuncio
del direttore delle risorse umane della Natuzzi che conferma la volontà
dell'azienda di un ritorno dell'attività produttiva sul territorio
lucano per attivare un sito produttivo specializzato in divani,
riaccendono le speranze sul futuro del polo del salotto murgiano. Il
Programma strategico prevederebbe un investimento di 26 milioni di euro,
(7 milioni cofinanziati dalla Regione Puglia), che per i contratti di
programma dispone di un budget di 100 milioni di euro e può intervenire
fino al 30 per cento del finanziamento.
IMAN PACK http://www.ilgiornaledivicenza.it
L'Iman Pack viene messa in liquidazione volontaria e la proprietà viene
rilevata dai dipendenti. Clamorosa svolta nella trattativa che da
qualche settimana vedeva protagonista l'azienda di via Lago di Bolsena,
specializzata in macchinari per l'imballaggio, titolare di importanti
brevetti relativi alla raccolta differenziata. Messo alle strette dagli
istituti di credito, che a settembre hanno chiuso i cordoni della borsa
lasciando la ditta in estrema difficoltà, l'imprenditore Antonio Bonotto
ha scelto la via più indolore per mollare il timone dell'azienda, che ha
fondato nel '75. Fra dipendenti diretti e indotto, rappresentato da tre
ditte collegate, sono oltre un centinaio i lavoratori che stanno
seguendo con apprensione l'evolversi della vertenza. Dopo la messa in
liquidazione volontaria, la Iman Pack sarà rilevata da 6 dipendenti con
compiti dirigenziali, sostenuti da un finanziatore svizzero che, a
quanto pare, diventerà socio di maggioranza. Ci sono commesse da
completare, poi nel giro di un anno si ripartirà. La famiglia Bonotto
uscirà di fatto dalla proprietà. Per tutti i dipendenti verrà richiesta
la cassa integrazione speciale, sino a quando la nuova società non sarà
in grado di riprendere.
EUTELIA: 284 A RISCHIO http://www.italiasera.it/
Da questa mattina i locali dell'azienda Agile/Eutelia ( via Bona 67-
zona Tiburtina) sono occupati dai lavoratori che hanno interrotto
qualsiasi attività, per chiedere che venga ritirata la procedura di
mobilità e subito convocato un tavolo presso la Presidenza del
Consiglio. La Fiom Cgil Roma sud al termine dell'assemblea di oggi, che
si è tenuta nel piazzale antistante la società, alla presenza di
Istituzioni Locali e del mondo politico, ha indetto uno sciopero ad
oltranza, con astensione di ogni prestazione comprensiva di reperibilità
e disponibilità, sino alla convocazione di un tavolo di crisi presso la
Presidenza del Consiglio dei Ministri dal Sottosegretario Gianni Letta,
a fronte dl licenziamento di 1.192 lavoratrici e lavoratori su un totale
di 1.880.
TESSIVA E BENIFL: CASSA INTEGRAZIONE http://sfoglia.ilmattino.it/
L'impegno a firmare l'intesa è stato ampiamente dichiarato dalla
proprietà delle aziende. Ieri, al Palazzo del Governo di Benevento, alla
presenza del prefetto Michele Mazza, si sono riuniti il sindaco di
Airola, Biagio Supino, l'amministratore delegato della Benfil, Salvatore
Setteducati, Sergio Vitale per l'Unione degli industriali e, per la
Provincia di Benevento, l'assessore Falato e il consigliere Damiano.
Soddisfatto si è detto il sindaco di Airola, Biagio Supino per
"l'imminente sottoscrizione di un'intesa che tutela circa 500 lavoratori
di Benfil e Tessival".
TRANSLATTE http://sfoglia.ilmattino.it/
La società commercializzava il latte dell'azienda partecipata del comune
di Salerno in città e in tutta la zona sud della provincia, fino a
Palinuro, ma nel contempo ripuliva i soldi della camorra. Il prefetto di
Salerno Sabatino Marchione con i rappresentanti dell'Agenzia del Demanio
e dell'assessore provinciale agli Affari legali, Adriano Bellacosa, ha
portato alla sottoscrizione dell'atto di transazione per la vendita di
due aziende confiscate al clan camorristico Vaccaro, la Translatte e la
Milk service, concessionarie della distribuzione di prodotti
lattiero-caseari per conto della Centrale del Latte di Salerno. L'atto è
stato sottoscritto dal presidente della Centrale del Latte di Salerno
Cesareo e dagli amministratori giudiziari delle società confiscate. Si
tratta di uno dei primi casi in Italia di riutilizzazione a fini
imprenditoriali di beni confiscati alla criminalità organizzata. Ora si
arriva all'intesa che consentirà di salvare i posti di lavoro e
ripianare i debiti che ci sono La Translatte era al centro del processo
per bancarotta fraudolenta nel quale era imputato il titolare Ortensio
Vaccaro.*

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L'egotico impenitente
Zag(c) <http://zincao.blogspot.com/>*