Balletti e finti movimenti

 Del taglio delle province tutte ne parlano, lo mettono come primo punto dei loro programmi , nella liste delle cose da fare come riduzione dei costi della politica e via discorrendo di corbellerie di questo genere, più per sentito dire perché fa tanto demagogia, perché alla gente fa piacere sentirselo dire.
Ed allora sono andato a fare un po di conti.
Premetto che questo del taglio delle Province lo ritengo appunto una corbellerie e più populismo parolaio, che un reale riduzione del costo della politica.
Come il taglio del numero dei parlamentari. Pura demagogia. Perché invece di diminuire i parlamentari basterebbe ridurre della metà i compensi e vitalizzi ( 5000 euro al mese mi paiono più dignitosi più rimborsi spese a presentazione regolare documentazione) e si otterrebbe molto di più che non la riduzione di un terzo dei parlamentari.
In entrambi i casi , a  me pare, quel che si perderebbe sarebbero spazi e luoghi di democrazia.
Ma veniamo ai costi delle province.
Secondo il testo presentato dal governo Monti, che riprende il disegno di legge presentato in commissione dal già
defunto governo Berlusconi, il taglio prevederebbe a fine mandato la fine dei consigli provinciali. Quindi un risparmio non subito, ma i cui effetti benefici si avrebbero diluiti nel tempo fino ad un massimo di cinque anni.
Lo stesso governo ritiene di ottenere un risparmio fra consiglieri e presidente di circa 122 milioni su un totale di 12  miliardi.
Ripeto 122 milioni di euro diluiti in cinque anni!
Il costo dei primi due F35 già acquistati ammontano a 160 milioni di dollari, 15 miliardi il costo totale
Il costo della parata del 2 Giugno ci costerà 10 milioni di Euro.

Il personale e le relative funzioni delle province andrebbe diluito fra comuni e regioni. Il che inevitabilmente significa, per le funzioni e dipendenti attribuiti ai comuni una decuplicazione dei relativi costi( costi aggiuntivi per sedi, nuovi uffici, attrezzature ecc ecc) e costo per il personale aggiuntivo per le nuove funzioni.


E' da calcolare inoltre i costi per i cittadini che avendo necessità di quelle funzioni prima a carattere provinciale ( per esempio prefettura e quant'altro) dovranno recarsi in città capoluogo di regione e per più volte a sbrigare le stesse necessità. A meno di un decentramento amministrativo ed allora siamo di nuovo a dodici!


E allora non se ne fa niente?


Ma intanto un risparmio si avrebbe diminuendo i compensi ai consiglieri, presidenti e quant'altri,

Inoltre uno studio di Lanfranco Senn e Roberto Zucchetti,bocconiani anche loro, affermano che si potrebbero risparmiare da 303 a 542 milioni l’anno solo razionalizzando le spese. Vi sono circa 4.500 enti territoriali proliferati negli ultimi anni (enti Parco, comunità montane, consorzi…).
A questi si dovrebbe aggiungere le province  create fittiziamente negli ultimi dieci-quindici anni per volere dei partiti in maniera by partisan. Per fare degli esempi.
Per la nascita della provincia di Monza Brianza per desiderio della Lega si dovette contrapporre la provincia di  Barletta-Andria-Trani per soddisfare gli appetiti di An in quota PdL, Alla provincia di Fermo quella di Pesaro-Urbino e via di questo passo. Massa - Carrara, Cesena Verbano, Lecco, Lodi, Rimini, Prato, Crotone e Vibo Valentia Oltre 10 negli ultimi dieci anni.

Ma non mi preoccupa più di tanto tutto questa demagogia, sulla eliminazione delle province. Perché come per gli enti inutili, ( fu istituito anni fà, un ente per eliminare gli enti inutili, con il risultato che agli enti inutili se ne aggiunse un altro.!) , perché le province e gli organi elettivi delle province non saranno mai eliminate.

Ne sono convinto per un piccolo particolare, che nessuno dice. Come si sa le maggiori banche ( Casse di Risparmio) appartengono o sono in qualche modo controllate dalle Fondazioni Bancarie. Persona giuridica mista pubblico-privata senza fini di lucro che gestisce il pacchetto di controllo della banca partecipata e ha il compito di supervisionare l’equilibrata destinazione delle risorse e dando preferenza ai settori a maggiore rilevanza sociale"
Sono esentasse
Ad esempio pur controllando banche e Casse di Risparmio di tutto rispetto non sono soggette al pagamento dell'IMU
La fondazioni hanno un presidente e un consiglio di amministrazione, nonchè un organo collegiale di controllo.
Il consiglio di amministrazione la cui composizione è stabilita dallo statuto prevedendo, comunque, la prevalenza dei rappresentanti degli enti pubblici ( prevalente Regioni e Province) e privati espressivi della realtà locale  



Capito mi hai?

Le Province e la giunta Provinciale espressioni di partiti nominano i loro fiduciari nei consigli di amministrazione delle Fondazioni che hanno il pacchetto di controllo delle Banche e Casse di Risparmio.
E volete che si possano eliminare le Province?
Piuttosto eliminiamo questo ceto politico!