E poi uno dice che si è contro quel che dice e fa Renzi per
partito preso. Ma è lui che ne spara due al secondo. Spara “supercazzole” per
far scena e accecare e intanto prepara la ciccia contro la democrazia e il
lavoro.
Oggi è la volta del taglio alla Fernesina, per i diplomatici.
Per risparmiare perché i sacrifici non li
devono fare solo la povera gente. Siccome però io son come san Tommaso,
sono andato a vedere cosa significa questo famoso taglio di forbice. E’ solo
una operazione di facciata. Solo fumo. Ma andiamo con ordine.
Le retribuzioni dei
diplomatici si aggirano in media sui 15-20mila euro netti al mese. I più costosi in confronto agli altri paesi
europei. Poi ci sono i picchi: l’ambasciatore a Tokyo 27mila euro netti al
mese, a Mosca 26mila, a Parigi 21mila
fino a città del Messico, dove l’ambasciatore si “accontenta” di 18mila
euro. Poi ci sono le voci aggiuntive, gli emolumenti a vario titolo che si
aggirano tra i 180 ai 200 mila euro netti al mese.
Ora Renzi e la neo ministra degli esteri Federica Mogherini
ha annunciato “Basta stipendi d’oro agli ambasciatori d’Italia”. E ha fatto
sapere quali sono le linee guida per operare i tagli. Il principio è quello di
rimodulare le retribuzioni invertendo i rapporti tra stipendio base e
indennità. Una parte degli emolumenti
andrà in “busta paga” e la restante parte verrà riconosciuta come rimborso
spese a garanzia di maggiore trasparenza.
E qui attraverso la grancassa mediatica tutti ad elogiare l’operato
ministeriale. Ma i giornalisti se fossero giornalisti, dovrebbero indagare,
controllare, verificare, invece di osannare quel che dice e fa il sovrano. Ma cosi facendo , di certo non fanno il loro mestiere, ma di certo agevolano quello del sovrano!
Ben venga la trasparenza, certo.
Ma il problema che quel che esce dalla porta rientrerà dalla
finestra. Si perché tutto questo non farà che lievitare la base imponibile ai
fini previdenziali. In pratica tutti e 901 i funzionari della carriera
diplomatica riceveranno una pensione ancor più alta.
Ma allora sono contro il
cambiamento, contro le riforme, Sono per lasciare le cose come stanno?
Ma manco per niente!
Sono contro questo
tipo di riforma che tutto cambia lasciando tutto invariato. Perché è
possibile tagliare le pensioni ai lavoratori, ridurre i salari e i diritti
fondamentali, perché tutto questo è possibile e non lo è invece un taglio secco
degli stipendi, emolumenti, bonus e quant’altro per i superburocrati ,
parlamentari, i boiardi di Stato,
come venivano chiamati un tempo?
Per tagliare le pensioni e creare la categoria degli esodati
ci han impiegato tre giorni ( altro che lentezza del Parlamento) e con tre ore
di sit in di protesta dei “sindacati”.
Per la sceneggiata del taglio dei vitalizzi e degli
emolumenti , dei compensi ai parlamentari han creato un a commissione che ha
lavorato tre mesi e alla fine han deciso di lasciar tutto così come è. Impossibile tagliare han dichiarato! E persino han scomodato la Corte Costituzionale per dichiarare che il contributo una tantum dei superburocrati era anticostituzionale.
Di fronte a tutto questo come si fa a credere a Superbone e
alle sue supercazzole con scappelamento
paraplegico a sinistra,?