E’ un classico, una moda, un modo come un altro per sviare
dalle proprie responsabilità, anzi per apparire innocenti avendo ancora la
famosa pistola fumante. Alcuni esempi? Renzi che afferma sui mass media strombazzanti
che la “disoccupazione giovanile è un grande problema” , che il “vero problema
è la mancata crescita” Lo dice lui che è a capo del potere esecutivo , cioè l’unico
che teoricamente ha i poteri per fare e decidere.
Un altro esempio è dato dal rapporto sui salari dell’Isrf
Lab, della CGIL della Camusso di questi giorni. Il salario medio dei lavoratori
italiani è di 1350 euro che ben 7 milioni di italiani non percepiscono neanche
1000 euro al mese, che tra il 2000 e 2013 il reddito dei lavoratori dipendenti
è calato di 8.312 euro mentre quello dei professionisti è salito di 3.142 e che
il salario medio italiano è tra i più bassi di tutti i paesi europei. Questo
viene denunciato dalla CGIL , il più grande sindacato italiano, l’ex più
combattivo, quello con una salda tradizione alle spalle di difesa e
salvaguardia dei lavoratori . E questo rapporto viene pubblicato senza che vi
sia una riga di autocritica, o almeno di analisi come mai tutto questo è
avvenuto senza che vi sia stata fatta una sola battaglia per fermare l’argine?.
Anzi spesso, molto spesso, quasi sempre si è arrivati a questo punto, proprio a
causa e con la complicità velata e/o palese della CGIL ( degli altri sindacati
non ne parliamo nemmeno) Ma la CGIL della Camusso registra questo sua politica
fallimentare ( per i lavoratori, ma voluta e auspicata dai suoi dirigenti e referenti
politici) , la pubblicizza come scandalosa ( “allucinante” è stato uno degli
aggettivi utilizzato) , ma non dice “ ma noi cosa abbiamo fatto in tutti questi
anni? ( a parte le tre ore di sit in in occasione di quel crimine contro l’umanità
che è stata la riforma Fornero o tutte le diverse , ben 42, forme di
precarizzazioni legali del rapporto di lavoro fino a questo colpo finale del
Jobs Act)
Appaiono verginelli, come coloro che sono andati in
battaglia , ma che hanno perso.
E ora persino Bonanni, a parole tuona e saetta sui titoli
dei mass media contro Renzi e il Governo minacciando. “Persino noi faremo
sciopero se non ci convoca” A proposito del Jobs Act.
Se non fosse che siamo veramente alla tragedia sarebbe di
che fare una commedia all’italiana ( che poi, dietro ogni commedia all’italiana
c’è sempre una tragedia!)