Squinzi ha bocciato il decreto Sblocca Italia e prima di lui
Marchionne ha stigmatizzato la moda inventata da Renzi del mangiar gelati e
delle docce gelate. E’ finito l’Idilio?
Dopo aver saputo del piano "Slocca Italia" come si fa a non
sentirsi cadere le braccia? Il piano
prevede che per cercare di uscire dalla recessione/deflazione ci si affida a
una iniezione di spesa pubblica per investimenti pari allo 0,02% del PIL,
spalmata su un anno e mezzo. Quand’anche, come ottimisticamente ha detto Renzi,
nel giro di 18 mesi si sbloccassero, miracolosamente, altri 10 miliardi dalle
opere congelate di cui sopra, avremmo una iniezione di spesa pubblica pari a
poco meno dello 0,5% del PIL.( e con un PIL in continua decrescita)
Il capitale e i suoi agenti “ i capitalisti” , per indole e
per forma mentis per “mestiere” sono abituati a pensare in maniera di ritorni
economici, rispetto ai propri interessi e non si lasciano abbindolare da dialettici
voli pindarici, da sentimentalismi, da promesse aleatorie. Hanno appoggiato
Renzi perché non vi era nessun altro sulla linea di partenza, perché i suoi predecessori
avevano fallito, perché la speranza di combattere prima le scorie del
parlamentarismo che rallenta il decisionismo , la rappresentatività sociale, eliminare
i lacci e laccioli della democrazia per poi passare al piano delle privatizzazioni
e della lotta a quel che rimaneva del welfare, faceva loro pensare che sarebbe
stata una strada in discesa. Ma i cento giorni promessi son diventati mille e a
partire da domani e quelli passati hanno prodotto solo pannicelli caldi,
promesse elettoralistici, briciole di mollica dati ai passeri elargiti da
spaventapasseri.
Anche un bambino, ma che ragiona, e quindi con un cervello e
che ancora non è completamente instupidito capisce che per dipingere una grande
parete ci vuole un grande pennello oltre che molta vernice. Una crisi di cui
non si conoscono eguali nella storia del capitalismo , la combinazione fra
depressione e deflazione contemporaneamente poche volte si è avuta nella storia
e mai cosi preannunciata da molto tempo e che promette di durare per molto
tempo, non può essere curata con gli 80 euro al mese, una tantum, prevedendo di
spegnere le illuminazioni stradali e
continuando a penalizzare i consumi , i redditi da lavoro.
Tutte ricette queste che non ha prodotto , in questi anni,
un solo cambiamento dei parametri macroeconomici, che peggiorano sempre più
mese dopo mese, e che ogni traguardo, ogni record negativo è solo una tappa intermedia.
Loro se ne sono accorti e anche i lavoratori, che questa
strada non porta a niente di positivo per loro come per noi. Non è che questo
sia un mezzo gaudio, non è che questo ci accomuna, non è che le loro ricette siano
le medesime delle nostre , ma insieme si è d’accordo che cosi si va solo verso
l’orizzonte degli eventi del buco nero.