La realtà e la sua percezione


Sostanzialmente due sono le categorie di notizie di cui siamo inondati quotidianamente. E sono due categorie di notizie che dovrebbero, in condizioni “normali” e in un paese “normale e civile” sconvolgerci e creare reazioni di protesta violente e soprattutto una scossa da parte dei ceti dirigenti del Paese con provvedimenti politici corrispondenti E invece ci “scivolano addosso” , non provocano in noi nessun moto di violenta reazione, solo come di un fastidioso senso di disagio, come di una puntura di zanzara, con uno spirito di rassegnazione e di fatalità come a dire “ è normale che ciò avvenga” , “Cosi va il mondo”, al più con una rassegnata e impotente domanda pleonastica  “ che ci possiamo fare?”  
Se questo è l’atteggiamento dell’italiano “medio” ( con tutte le implicazioni che questo termine comporta) figuriamoci quale la reazione dei politici  e del mondo che di quelle notizie sono i protagonisti collaterali o principali attori e protagonisti.


Una prima categorie di notizie riguardano i dati macroeconomici che sistematicamente arrivano dalle fonti più disparate e più o meno autorevoli. Sono dati che indicano lo stato comatoso e di china degradante che il nostro paese ha intrapreso più di altri, ma che non risparmia nessun altro paese limitatamente all’Europa. Starli a declinare tutti è sfiancante oltre che inutile. Si deve risalire sempre più indietro nel tempo per poterne trovare dei simili, ma non si riesce a trovare un tempo in cui tutti questi parametri e tutti insieme contemporaneamente erano presenti!  Sempre più spesso si fa riferimento al periodo del dopo guerra del nostro paese, ma allora si era in prospettiva di espansione, oggi invece siamo in recessione e in più in deflazione! Una miscela esplosiva che era contemplata solo nei testi sacri di economia classica come ipotesi di studio e che però subito veniva scartata  come solo teorica e mai possibile nella  realtà. Ebbene si è riusciti a realizzare quello che la teoria riteneva solo come relegato nel campo delle possibilità ma non probabile. 

L’altra categoria è rappresentata dal continuo martellare di indagini, di mandati di cattura o di comparizione per fatti di corruzione, di concussione, di appalti truccati al fine dell’appropriazione indebita da parte di imprenditori, politici, amministratori, uomini dello Stato, magistrati ecc. ecc. Trasversalmente per tutta la società E tutti riferiti a gare di appalto per grandi opere , opere finanziate dal pubblico con danari pubblici, in cui l’intreccio fra malavita e malavitosi fra politica e politicanti non è più episodica o relegato ad un recinto geografico classico o più o meno storico. Coinvolge tutte le parti politiche, tutta la penisola, tutti i settori merceologici e le attività di settore, tutte le professioni , tutti gli apparati dello Stato con incarichi di controllo, di prevenzione, di repressione., Magistrati, guardia di finanza ,carabinieri, polizia , vigili urbani più o meno polizia metropolitana ecc ecc. In ogni ordine e grado. Certo detto cosi, con questa sintesi sembrerebbe che si stia generalizzando troppo, di essere catastrofici, di fare i “gufi” o i “menagramo” . Ma prendete i giornali , i mass media in generale , diciamo di una settimana trascorsa e non questa appena passata, di una qualsiasi. Di certo non vi sarà difficile contare quante sono le notizie di questo tipo, chi sono gli indagati, quale settore ne è coinvolto, di quale appalto pubblico, di quale grande opera si tratta.Certo in prima pagina e solo in alcuni e solo per qualche giorno. Poi sempre piu dimenticate e nascoste.  Di questo tipo di notizie ce ne rammaricheremo sempre di meno , ci dispiacerà sempre meno, perché dolersene o pensare di reprimere questi fatti malavitosi significherà peggiorare la condizione economica del nostro paese. Per ogni fatto di corruzione repressa o sventata significherà punti di PIL in meno e quindi tasse e sacrifici in più per noi per equilibrare il rapporto deficit/PIL. E questo registrato ormai ufficilamente dal SEC 10.  

Queste fotografie della realtà non avvengono in un altro pianeta, e non in un altro paese. Ma nel nostro e le conseguenze di questi fatti interessano in primis le nostre vite e quelle di nostri figli e nipoti. Non nel futuro, ma oggi , domani mattina. Ma tutto “ci scivola addosso” e se scivola a noi figuriamoci ai politici che di queste situazione ne sono gli artefici ( almeno per insipienza e incapacità a porvi rimedio) .

Risposte a questi ordini di problemi non ne vengono, le si commentano al massimo come inevitabili evidenziado le pagliuzze dei dati "positivi, ricercate nelle pieghe piu che a parlare del dato macroscopico in evidenza che viene sempre piu minimizzato. 

Invece ci accontentiamo , e queste è l’altra categorie di notizie , delle baggianate che ci propinano spacciandole per rimedi e soluzioni. Si perché lo sappiamo tutti che sono solo puttanate quelle che ci spacciano, ma noi fingiamo di crederci. Qualche esempio?

  • La soluzione al problema della lungaggine dei procedimenti sia penali che civili per la gente normale? Ridurre di quindici giorni le ferie dei magistrati e, contemporaneamente, mettere sotto ricatto i giudici con la mannaia che se, puta caso, intendono mettere sotto accusa un intoccabile pagheranno civilmente la loro irresponsabilità 
  • Il problema dell’inefficienza della PA? Ridurre i permessi sindacali per le RSU
  • Il problema del sottoconsumo ? Dare 80 euro al mese per un anno ( per gli altri anni poi si vedrà) e solo per alcuni.
  • Il problema della disoccupazione e della precarietà? Rendere tutti i lavoratori precari così da non avere più distinzione fra lavoratori e soprattutto si sa che facilitando il licenziamento si assume più facilmente anche quando produrre di più significa aumentare l’invenduto e riempire i magazzini ( ma chi mai è quel pazzo di imprenditore che sapendo che non venderà assume per aumentare la produzione . Ma cosi ci vogliono far credere)
  • Il problema del credit cranch ? Invitare le banche a dare piu credito a imprese e famiglie anche in presenza di un aumento dei crediti non restituiti per fallimenti e insolvenza oggettiva
E cosi di questo passo.
Quale legame causa/effetto rispetto al problema? Nessuno naturalmente

E se qualcuno lo fa notare, sempre meno e sempre piu timidamente, allora è uno che non vuol risolvere il problema, che vuole vivere di rendita. 


Ma il bello è che tutti questi provvedimenti non sono provvedimento cos’ spot, No! Fanno parte dei mille giorni del programma per  la vita o la morte, l’ultima spiaggia per il popolo italiano.

E noi tutti a crederci e a rimboccarci le maniche per applaudire al nuovo pifferaio magico! Sempre meno pifferaio e sempre meno magico rispetto ai poteri suoi padroni per lo meno ideologici