Austerità ed uscita dalla crisi, C'è una alternativa?

Adesso il Portogallo va molto bene, con crescita del 2,6 per cento, calo del debito, deficit all’1,7 per cento e disoccupazione all’8,5. Eppure fino e ieri era uno dei grandi malati d’Europa. Un governo di coalizione socialista e moderato, ma anche da quelli radicali, come il Bloco de Esquerda e il Partito Comunista Portoghese, eletto in base a un programma di critica ai diktat di Bruxelles in materia di politiche di austerità e di riforme strutturali di deregolamentazione. Una coalizione definita "una geringonça", un termine che si può tradurre grossomodo con “accozzaglia Gli alleati di Antònio Costa (segretario generale del Partito socialista e primo ministro) non chiedevano nientemeno che il ripudio del debito pubblico, l’uscita dall’euro e dalla Nato, e la rinazionalizzazione di interi settori dell’economia portoghese.

Le cose fatte da questa "accozzaglia" fuori dagli schemi di Bruxelles si possono riassumere
Il salario minimo è stato alzato e dovrebbe continuare ad aumentare per i prossimi anni. È stata abbassata l’età pensionabile dei dipendenti pubblici ma contemporaneamente gli è stato tagliato l’orario di lavoro . Il governo ha anche aumentato molto i propri investimenti, in particolare nel settore della sanità, migliorando molto il livello di assistenza del paese misurato dalle classifiche internazionali.
Sul fronte dei diritti civili i diritti civili poi ad esempio, è stata approvata una legge che rimuove le barriere sulle adozioni omosessuali, mentre è in discussione una legge sull’eutanasia.

Un modello ripudiato in Italia da chi si dice di Sinistra ed "erede" della storia socialriformista e comunista