L'elefante e il topolino



Decreto Dignità. Il giudizio è unanime, anche dai suoi potenziali alleati E' un grande bluff. Ritocchi, aggiustamenti, piccoli particolari, che non portano nessun beneficio ai lavoratori, lasciano il precariato come unica forma di contratto consentito e danno solo del fastidio alle imprese come delle punture di zanzara.
Per esempio il comma che prevede forte multe ( non bene definite in quantità) alle imprese che delocalizzano entro 5 anni da aiuti di Stato. E' una impresa del genere ( se ha avuto aiuti di Stato dovrà ben essere quasi una multinazionale) si spaventerebbe della multa per delocalizzare? Prendiamo ad esempio la FCA che ha persino fatto orecchie da mercante per una condanna della Corte Costituzionale , non delocalizerebbe per paura della multa di un Di MAio?
E la scomparsa del redditometro e dello spesomentro si è ridotto solo a piccole modifiche come quello della rendicontazione solo una volta all'anno rispetto alle due precedenti.
E del reddito di Cittadinanza nemmeno l'ombra!


Insomma l'elefante ha partorito il topolino.
Anche questa volta l'operazione propaganda anti Salvini si è rilevato solo una ennesima vittoria di quest'ultimo!!!