Rappresentazione dell'immaginario
"Penso che non si possa fingere di non sapere -ha continuato intervenendo alla manifestazione promossa dai consulenti del lavoro- che la stragrande maggioranza di chi oggi è lavoratore dipendente nel privato è coperto da contratti collettivi nazionali che già di fatto prevedono un minimo salariale. Forse la Meloni, non sa o fa finta di non sapere che la stragrande maggioranza di chi oggi è lavoratore lavora in nero e i contratto nazionali, che tra l’altro non si rinnovano per la maggior parte, da svariati anni. Infatti è accertato che i salari italiani quelli non in nero non solo sono fermi ma anzi, sono diminuiti negli ultimi 30 anni. Sono più bassi del 12% rispetto al 2008 in termini reali: è quanto emerge dal Global Wage Report 2022-2023 presentato dall'Ilo, Organizzazione internazionale del Lavoro.
Dunque dice il falso in pubblico sapendo di mentire.
Piuttosto occorrerebbe dire che ma lei non può farlo, che in Italia quello del lavoro in nero vede coinvolti oltre 5 milioni di lavoratori , oltre il 15% e in alcuni settori, come quello del lavoro domestico oltre il 50% Complessivamente nei servizi si contano 2,3 milioni di occupati irregolari, perché oltre all'ambito domestico si deve aggiungere il commercio, ristorazione e alloggi, attività professionali. Agricoltura e attività artistiche hanno incidenza percentuale limitata sul totale, ma sono secondi per tasso di irregolarità (poco meno di un quarto degli addetti del comparto).
Dunque se vi è una critica alla richiesta del salario minimo , questo se mai va fatto perché sarebbe inefficace , visto l’alta percentuale di illegalità che esiste nel Paese. Ma questo Lei non può dire m visto che si presenta come paladina della legalità.
Il salario minimo sarebbe una battaglia di facciata, politica, ma inefficace sul piano pratico e della realtà. Ed è per questo che la Meloni non potrà mai accettarlo. Perderebbe credibilità di fronte al suo bacino di utenza elettorale, e di fronte alla classe di cui fa gli interessi
Che è la stessa motivazione, al contrario, di chi lo propone. Una battaglia di facciata per dare l’impressione che si stia facendo gli interessi della classe dei lavoratori, ma che non ha nessun effetto pratico, e dunque salvaguarderebbe comunque sempre la stessa classe di cui fa anch’essa gli interessi.
Ma salvando la faccia!
E questo spettacolo è sempre lo stesso .
Nella partitocrazia c’è chi si presenta come apparenza, di chi fa gli interessi dei lavoratori e/o del popolo “del basso”, ma nella realtà salvaguarda gli interessi del capitale. Lo stesso della fazione opposta che lo fa nella pratica e nelle apparenze
E la messa in scena va in onda da sempre , sempre lo stesso copione, di fronte ad un pubblico plaudente.
